L’impianto deriva le acque del Fiume Biferno nel Comune di Lucito (CB) in una sezione distante circa 40 Km dalla foce ed è entrato in funzione nel 1928.
L’ opera di sbarramento è costituita da una traversa in pietrame legato da malta cementizia avente soglia tracimabile. Nel corpo della traversa è ricavato il canale sghiaiatore con due paratoie di intercettazione sotto le quali normalmente defluiscono le portate del rilascio in alveo.
L’opera di presa, in sinistra idraulica, è rappresentata dall’incile del canale derivatore con tre paratoie a comando manuale che regolano le portate immesse nel canale.
Il canale derivatore, della lunghezza di circa 2 chilometri, è in terra a sezione trapezia, solo a tratti sono presenti delle opere di sostegno degli argini quali gabbionate e pareti in muratura; mentre un breve tratto di 91 m è in galleria a pelo libero.
La vasca di carico è costituita da un manufatto in calcestruzzo ed è provvista di una griglia fermadetriti e di una paratoia di svuotamento del canale e della vasca stessa per eventuali operazioni di manutenzione. Sempre nello stesso manufatto, a valle della griglia, sono ricavati i due pozzi di carico delle turbine.
Le acque sfioranti vengono raccolte in un canale di scarico e recapitate al Biferno dopo un breve percorso.
Dai pozzi di carico si staccano le due condotte forzate in acciaio, di diametro 1.700 mm, che adducono le portate alle turbine poste nella sala macchine dell’ edificio centrale.
Le acque, una volta turbinate, vengono addotte al Biferno da un canale di restituzione in terra a sezione trapezia.
Le due turbine istallate sono di tipo Francis a doppia girante ad asse orizzontale.
Entrambe le turbine sono dimensionate per una portata di 3,7 mc/s, un salto di 16,3 m ed una potenza resa di 430 kW alla velocità di 600 giri/min.
La turbina è collegata mediante un giunto rigido al generatore sincrono da 640 kVA, 3.150 V e 10 poli.
Nell’edificio centrale sono installati i quadri di bassa e media tensione per il funzionamento dell’impianto.
La produzione media annua si aggira a circa 2.200.000 kWh
La centrale Defenza, rappresenta una testimonianza storica delle centrali idroelettriche dei primi anni del 900.
E’ in fase di autorizzazione l’ammodernamento e il potenziamento della centrale, che prevede di lasciare intatto, trasformandolo in un museo, l’edificio centrale esistente e le apparecchiature istallate.
DEFENZA | ||
Portata media di concessione | m3/s | 3,67 |
Portata max di concessione | m3/s | 6,64 |
Salto di concessione | m | 16,30 |
Potenza di concessione | kW | 586,48 |
N. turbine | n. | 2 |
Tipo turbine | FRANCIS | |
Potenza istallata | kW | 1.024 |
Produzione media (10 anni) | kWh | 2.200.000 |
DSC